In ambito sanitario, attualmente, la telemedicina rappresenta una delle innovazioni più rilevanti, sia per ciò che riguarda la cura, che per la prevenzione, la diagnosi e l’integrazione tra ricerca, pratica clinica e territorio.
Venerdì 19 dicembre 2025 si è svolto il consuleto appuntamento di aggiornamento scientifico nell’aula magna di Piazza Università, a Sassari. Nel corso del convegno si sono affrontati temi centrali come, ad esempio, il trasferimento tecnologico in telemedicina per la diagnosi precoce.
L’incontro, rivolto ai professionisti sanitari, è stato promosso dall’Università degli Studi di Sassari, nell’ambito del progetto Telemaco-S, in collaborazione con l’Aou di Sassari. Gavino Mariotti – rettore dell’Università, ha raccontato quanto segue:
“Il progetto Telemaco-S si inserisce pienamente nella strategia dell’Ateneo orientata allo sviluppo di iniziative di ricerca e innovazione strettamente connesse ai bisogni del territorio e alla dimensione del servizio pubblico. La telemedicina rappresenta, in questo senso, uno strumento strategico per rafforzare il rapporto tra università, sistema sanitario e cittadini”.
Mario Carmine Palermo, commissario straordinario dell’Aou di Sassari, ha aggiunto: “La telemedicina rappresenta una delle sfide più importanti per garantire una sanità moderna, equa e realmente vicina ai cittadini. Progetti come Telemaco-S dimostrano come il trasferimento tecnologico possa tradursi in strumenti concreti per la diagnosi precoce, la presa in carico dei pazienti e il rafforzamento dell’assistenza territoriale, soprattutto in una regione come la Sardegna. Investire in innovazione significa investire nella qualità delle cure e nella sostenibilità del nostro sistema sanitario”.
Sui seminari, invece, il professor Gavino Casu ha spiegato quanto segue: “I seminari hanno offerto l’opportunità di presentare i risultati e gli obiettivi raggiunti dalle diverse aree coinvolte nel progetto TELEMACO-S: dalle malattie cardiovascolari all’oncologia dermatologica, dalle neuroscienze cliniche alla diabetologia e nutrizione, fino alle patologie respiratorie, alla radiodiagnostica, alla gestione delle emergenze tempo-dipendenti, all’igiene pubblica ed epidemiologia, alla chirurgia maxillo-facciale e alla gestione dei conflitti in ambito sanitario”.
E infine, Valentina Micheluzzi, infermiera e ricercatrice in telemedicina, ha concluso in questo modo: “Questi seminari rappresentano un’occasione unica per far convergere idee e competenze sulla telemedicina in un’ottica trasversale, multiprofessionale e multidisciplinare, creando uno spazio di confronto tra medici, professionisti sanitari, avvocati e ingegneri”.